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Gruppi di Liberazione Bioenergetica

AVVISO IMPORTANTE

Il Centro Liberazione di Vicenza ha cessato le attivita' dei Gruppi di Liberazione Bioenergetica dal mese di Aprile 2019.

Franco Gaspari ringrazia tutte le persone che con la loro partecipazione e con il loro attivo contributo hanno aiutato in tutti questi anni allo sviluppo del Centro Liberazione.


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Il Centro Liberazione di Vicenza ha cessato le attivita' dei Gruppi di Liberazione Bioenergetica dal mese di Aprile 2019.

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ALTRE INFORMAZIONI



Centro Liberazione Corporea di Vicenza, Via Galilei 1/3, 36057 Arcugnano (Vicenza) 

ORIGINI DELLE STRUTTURE CARATTERIALI BIOENERGETICHE (1^ parte)



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Diritti Primari


Nella pagina precedente, ho cercato di descrivere sinteticamente il quadro genetico-dinamico che sta alla base dello sviluppo e della formazione del carattere. Vorrei ora, partendo sempre dalle scoperte di Reich e dalle successive elaborazioni portate avanti dai post-reichiani, aggiungere un alto importante aspetto che integra i precedenti: il carattere visto come sistema difensivo. 

Si è visto che la maturazione del bambino si sviluppa attraverso due fasi di dipendenza dai genitori, "attaccamento" e "sostentamento", e due fasi verso l'indipendenza dai genitori, "esplorazione" e "comunicazione". Durante il periodo di "attaccamento" il bambino è assolutamente dipendente dalla madre ed il "contatto oculare e corporeo", con lei, è l'elemento fondamentale per la formazione del carattere. E' in questa fase che il bambino sperimenta "l'accettazione o il rifiuto"; per una crescita sana ed armonica occorre che venga anzitutto soddisfatto il "Diritto di Esistere". Se il bambino è rifiutato, privato del contatto materno, svilupperà probabilmente una "struttura schizoide o isterica", a seconda della gravità del trauma subito (più grave nel primo caso). Durante la fase di "sostentamento", il cibo e tutte le altre cure atte alla crescita del bambino gli confermano o gli negano il "Diritto alla Sicurezza", ogni trauma subito in questo periodo farà sviluppare una "struttura orale-depressiva o paranoide" (privazione nel primo caso, forzatura nel secondo). La terza fase, di "esplorazione", coincide con il "desiderio di libertà e indipendenza", che si manifesta con la capacità del bambino di esplorare l'ambiente da solo, e quindi con l'assunzione di atteggiamenti che dimostrino "l'auto-affermatività e l'opposizione al volere dei genitori"; ogni frustrazione di questi bisogni produrrà la "struttura energetica masochista"; ogni successo del figlio contro i genitori produrrà la "struttura psicopatica". In questa fase assume importanza anche il controllo degli sfinteri, poiché i prodotti escretori possono considerarsi come elementi del mondo da esplorare. In relazione con il controllo anale possiamo considerare il "carattere compulsivo", che si manifesta con modelli di comportamento presenti sia in strutture masochiste che in "strutture rigide". Durante la quarta fase, quella della "comunicazione", il bambino sperimenta la sua "capacità di entrare in contatto con i genitori e con gli altri".
La nostra civiltà impone notevoli limiti ad ogni forma di contatto fisico; ciò comporta spesso "il rifiuto della sessualità", con conseguente struttura del "carattere rigido". Nello scritto che segue cercherò di analizzare le origini di ognuno di questi caratteri: schizoide e isterico, orale-depressivo e paranoide, masochista, psicopatico e rigido.

Carattere Schizoide (Origini)
L'interpretazione Reichiana-Bioenergetica distingue cinque strutture fondamentali di carattere:
1) Schizoide - 2) Orale - 3) Masochista - 4) Psicopatico - 5) Rigido.
In questo scritto cercherò di analizzare ognuno di questi caratteri, definendone le origini, gli aspetti fisici, lo stato bioenergetico, le conseguenze psicologiche, nonché le eventuali reazioni sostitutive comportamentali che spesso mascherano la vera struttura caratteriale di un individuo.  Tutti i post-reichiani (Lowen, Boadella, Brown, ecc..) concordano nel ritenere che l'origine del "Carattere Schizoide" sia da collocarsi nel primissimo periodo dell'esistenza, ancora nella vita intrauterina, quando il feto fa esperienza con un utero freddo, pervaso da sentimenti materni di rifiuto, ed è quindi costretto a reagire ritirando la sua energia vitale dalla periferia verso il centro, nel tentativo di sopravvivere. Un ambiente caldo, carico d'amore e d'accettazione, dopo la nascita, potrebbe in parte dissolvere il gelo che ha pervaso un feto poco accettato e forse odiato e rifiutato. Ma difficilmente una madre che ha provato simili sentimenti per un figlio nel suo grembo può poi improvvisamente amarlo ed accettarlo. Molto più probabilmente il sentimento di odio e rifiuto sarà inconsapevolmente nascosto dalla stessa madre, e mascherato con "apparente" amore e disponibilità. Resta il fatto che il futuro schizoide ha percepito e vissuto questo rifiuto, interpretandolo come una minaccia all'esistenza, sperimentando così il terrore da annientamento. Di fronte all'ostilità, celata o manifesta della madre, il bambino non chiede più, non perché non vuole, ma perché si convince che non può ottenere; ma il non ottenere equivale al non essere voluto, e questo provoca la mancanza di sentimenti positivi di sicurezza e di gioia. Se i sentimenti d'amore non possono essere manifestati perché c'è pericolo che siano rifiutati, quale strada scegliere per difendersi? A quel bambino e poi a questo adulto rimangono solo il non coinvolgimento e il distacco freddo, che nascondono la terribile paura ad aprirsi.

Carattere Orale-Depressivo (Origini)
a struttura che nell'interpretazione Reichiana-Bioenergetica viene subito dopo il Carattere Schizoide, è il Carattere Orale, conosciuto anche con il termine di Orale-Depressivo. Questa Struttura è la risposta bioenergetica e psicologica alla frustrazione di un bisogno primario, quello di sostentamento (vedi: Ciclo di maturazione - Strutture Caratteriali 1^ parte), inteso come insieme di cure e di attenzioni che il neonato deve ricevere per crescere e svilupparsi in modo armonico. Diversi studi
(Abraham, Spitz, Bowlby, Klein) hanno messo in evidenza le conseguenze negative dell'assenza materna sullo sviluppo dei bambini. La madre può essere assente perché malata, per lavoro, o anche solo perché depressa a sua volta, e quindi incapace di risposte valide alla richiesta d'amore del suo bambino, il quale ha invece assolutamente bisogno di sperimentare con lei un contatto fisico, corporeo e oculare, caldo e coinvolgente, che gli dia la misura dell'accettazione del mondo esterno nei suoi riguardi. Quando questo contatto manca, il bambino piange e protesta, per riottenerlo; in questa protesta c'è ancora vitalità: via via che l'assenza d'amore si prolungherà, il
bambino perderà energia, non protesterà più e rinuncerà ad esprimere i propri bisogni. Il Carattere Orale trae origine quindi da due cause: perdita di piacere derivato dal contatto materno, e negazione del diritto di protestare per la privazione di questo piacere, per cui devono essere represse le manifestazioni di rabbia e di dolore. Il risultato sarà l'incapacità, fisica e psichica, di lottare per ottenere. 

Carattere Masochista (origini)
La Struttura di questo Carattere inizia nella fase pregenitale, esattamente nel periodo definito
della"esplorazione", quando l'interesse del bambino è rivolto alla realtà fuori di sé, per cercare di conoscerla e di impadronirsene. Sotto questo profilo, il bambino considera anche le proprie feci una realtà esterna da conoscere e da manipolare. Se l'intervento materno a questo riguardo si fa pressante ed intrusivo, richiedendo al bambino un controllo precoce degli sfinteri, o, peggio ancora, l'obbligo a defecare quando è la madre a ritenerlo opportuno, viene a stabilirsi una situazione di ribellione che, non potendo essere rivolta all'esterno, perché è contro la madre che andrebbe rivolta, viene rivolta dentro di sé, generando un sentimento di autodistruzione e di schiacciamento. Anche
la forzatura nell'alimentazione, così come la forzatura nell'eliminazione dei prodotti escretori, genera
un sentimento di oppressione e di rifiuto, che ugualmente non può venire rivolto all'esterno (verso la madre che forza a mangiare) e che il bambino deve quindi rivolgere all'interno contro sé stesso, dal momento ché non potrebbe reggere il senso di colpa derivante dalla ribellione all'interesse materno. Il bambino "non vuole", ma la madre, per il suo bene, lo costringe a mangiare, e, sempre per il suo bene vuole ordine e igiene personale; come è possibile rifiutare questo senza sentirsi in colpa? Ma il senso di colpa schiaccia il masochista, che deve perciò cercare di liberarsene trovando una logica spiegazione all'oppressione subita, e la troverà diventando accondiscendente, compiacendosi del suo dolore e ritenendosi indegno di stima e considerazione. Freud riconobbe l'incapacità della terapia analitica a risolvere i problemi del Carattere Masochista; per questo formulò il principio della "pulsione di morte", intesa come pulsione della persona all'autodistruzione, in antitesi con il "principio del piacere", che spinge l'individuo a realizzare la gioia di vivere. Reich, anche se non spiegò perché una persona giunge ad operare contro di sé, analizzò le difese caratteriali del Masochista, individuando in queste tipi una sorta di pressione interna accompagnata ad incapacità di liberare la tensione, una forte pressione che definì come: sensazione di esplodere. Al Masochista non è stato rifiutato l'amore, ma gli è stato imposto un modo sbagliato di amare; non gli è stato negato l'amore, ma è stato "soffocato" dall'amore. Il masochismo è quindi la conseguenza della repressione dei bisogni interiori e dell'esaltazione dei bisogni materiali del bambino. Da una parte si chiede al bambino di ubbidire facendo appello al suo amore per la madre; dall'altra lo si convince che l'amore materno gli sarà tolto se non obbedirà, ottenendo così il controllo forzato della sua aggressività e generando rabbia repressa, che andrà a sedimentarsi nel
CORPO. L'inizio della formazione del Carattere Masochista è da ricondursi al periodo pregenitale, ma la sua fissazione si determina più avanti, esattamente nel periodo della pubertà. Questo ha fatto sì che alcuni autori abbiano considerato il masochismo un Carattere Rigido, perché strutturato in periodo genitale. 

Carattere Psicopatico (origini)
Non è facile individuare gli elementi determinanti di questa carattere, perché questo tipo di persona tende a negare il proprio vissuto, per cui è difficile trarre dall'analisi indicazioni precise, soprattutto relativamente al vissuto infantile. Esaminando però in parallelo diverse situazioni di persone psicopatiche, si nota un fattore ricorrente e importante, a cui può essere ricondotta l'origine di questa struttura caratteriale: un genitore di sesso opposto seduttivo. La seduzione dei genitori nei confronti dei figli copre un profondo bisogno di soddisfazione emozionale, o in altre parole una forte esigenza di considerazione a livello sessuale. Questo desiderio, pur chiaro e forte, non può venire manifestato dal genitore interessato, se non in maniera indiretta, con atteggiamento seduttivo, appunto, ma rifiutando contemporaneamente il contatto fisico al figlio, perché questo farebbe sorgere la paura dell'incesto, con senso di colpa che non può essere sopportato. Il figlio è consapevole di essere oggetto di queste attenzioni, ma non può abbandonarvisi, sia perché non ha la
maturità fisica e psichica dell'adulto, sia perché anche per lui è valido il tabù dell'incesto.
Contemporaneamente, però, le attenzioni che riceve lo portano a sentirsi in antagonismo con il genitore dello stesso sesso, per cui il bambino si trova ad identificarsi proprio con il genitore che è causa dei suoi problemi, diventando egli stesso seduttivo, e riproducendo così un modello di crescita immaturo. L'atteggiamento seduttivo del genitore è pericoloso per il bambino, perché lo porta solo ad uno stato di eccitamento e gli fa desiderare di poter diventare perfetto per accontentare il padre e la madre. Questo bambino ricorrerà facilmente alla menzogna per accrescere la stima di se; non
potendo sviluppare un'adeguata conoscenza dei propri mezzi, sarà sempre pronto a promettere l'impossibile, senza poterlo mai mantenere. Accanto a questa struttura con atteggiamento seduttivo, può svilupparsi un altro aspetto del carattere psicopatico: la prepotenza e quindi la tendenza alla sopraffazione. Ciò è dovuto al fatto che le tante attenzioni che il bambino riceve lo portano a considerarsi in diritto di dominare gli altri, come un piccolo despota a cui tutto è dovuto. Questi due tratti della struttura psicopatica, seduzione e prepotenza, possono essere presenti nella stessa persona, oppure uno può prevalere nettamente sull'altro e determinare il suo comportamento abituale. 

Carattere Rigido (origine)
Nelle strutture caratteriali, schizoide dissociato, orale depressivo, masochista oppresso, c'è in comune la caratteristica di essersi fissati nel periodo pregenitale, in altre parole prima dei tre anni di vita del bambino. Ognuna di queste strutture corrisponde rispettivamente alla privazione, alla frustrazione e alla soppressione dei bisogni d’interazione affettivo-cognitiva del bambino prima con l’oggetto d’amore più importante (la madre), poi con il mondo esterno. Dai tre anni in poi, nella vita d’ogni persona, avviene una svolta importante. Il bambino raggiunge il controllo degli sfinteri, usa e comprende il linguaggio parlato con proprietà, possiede una buona coordinazione motoria, manuale e oculare. E’ in questo periodo che si sviluppa il complesso d’Edipo, sottolineato dagli studi analitici e determinato dal fatto che ora l’energia del bambino è fissata sui genitali, poiché sono state superate la fase orale e anale. Il bambino è consapevole di questa carica energetica, non distingue tra amore e sessualità e rivolge il suo interesse al genitore di sesso opposto (il bambino s’innamora della mamma, la bambina del papà), che in genere oppone un atteggiamento di rifiuto, suscitando nel figlio irrigidimento e compressione, nonché senso di colpa. Occorre inoltre rilevare che il rifiuto delle manifestazioni sessuali è vissuto dal bambino come rifiuto di tutto se stesso. Per questo, nel periodo della latenza, dall’infanzia agli undici anni circa, la sessualità è rimossa e il bambino considera le espressioni d’amore indipendenti dalle manifestazioni sessuali. Quando nel periodo della pubertà e nell’adolescenza, le pulsioni sessuali divengono forti e difficilmente controllabili, la situazione si rovescia: il ragazzo si obbliga a reprimere l’amore per manifestare la sessualità, poiché si rifà alle imposizioni subite da bambino, quando amore e sesso non potevano essere accettati contemporaneamente dal genitore di sesso opposto. Inoltre, verso il genitore di sesso opposta viene ad instaurarsi un sentimento d’odio, perché questo genitore è ritenuto responsabile, a causa del suo rifiuto, di una scelta tanto lacerante. A questo punto, per l’equilibrio della persona, è decisivo l’atteggiamento del genitore dello stesso sesso, che deve saper reggere l’aggressività del figlio, offrendoli sostegno, per permettergli il processo d’identificazione. La lotta che il bambino e l’adolescente devono sostenere per la conquista del proprio spazio vitale e nella ricerca della propria soddisfazione erotica, generano tutte le difese caratteriali tipiche dei caratteri rigidi, volte a controllare e limitare l’angoscia.
A questo punto è importante analizzare quattro sottotipi del carattere rigido, simili in molti aspetti ma differenti per il grado di rigidità: il Compulsivo, il Coatto, il Fallico-Narcisista e l’Isterico.

CONTINUA - SOTTOTIPI CARATTERI RIGIDI

Franco Gaspari


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